Il primo Bilancio di Salute

28.08.2012 16:41

 

I Bilanci di Salute(BS) sono stati introdotti, in via sperimentale, nell’ACN 1996. In seguito, sono stati confermati ed ampliati nell’ACN 2000, inserendoli nel Progetto Salute Infanzia. Effettuati ad età stabilite, i BS mirano alla diagnosi precoce dei soggetti affetti da handicap neurosensoriali e psichici. In essi si svolgono interventi di educazione sanitaria e profilassi delle malattie infettive, secondo gli obiettivi di salute del Piano Sanitario Nazionale(PSN)  ed in accordo con il Piano Nazionale Vaccini.  Le singole Regioni hanno poi variamente  implementato tale disegno incrementando il numero delle visite ed inserendo specifici progetti nel campo della prevenzione.

Poiché i BS sono visite più complesse, andrebbero differenziate dai normali controlli che, soprattutto il lattante, esegue oltre i Bilanci veri e propri. Dovrebbero essere programmati mensilmente, anche utilizzando il sistema di prenotazione per appuntamento, avvertendo preventivamente il genitore della visita ed illustrando il razionale di determinati interventi. Inoltre alla visita dovrebbero essere dedicati non meno di 20 minuti.

Ma andiamo a descrivere il primo BS che secondo il Progetto Salute Infanzia della Regione Calabria viene effettuato dal 15° al 45° giorno di vita.

Sia che il Bilancio coincida o meno con la prima visita, oltre i dati antropometrici(peso, altezza e circonferenza cranica), si  valuta lo stato generale del neonato(postura e motilità spontanea, colorito cutaneo, ispezione generale), quindi si procede all’esame obiettivo per apparati(attività cardiaca e respiratoria, palpazione dell’addome, ispezione e palpazione delle fontanelle e delle suture craniche). Si passa, poi, a valutare il tono muscolare, il contatto visivo, le risposte comportamentali alla voce e la presenza dei riflessi arcaici. Si esegue la manovra di Ortolani-Barlow e quella di abduzione, l’ispezione dei genitali e, nel maschietto, la palpazione dei testicoli. I controlli neurosensoriali consistono nell’effettuare la ricerca del riflesso rosso per mettere in evidenza eventuali opacità della cornea(cataratta, glaucoma), mentre la funzione uditiva va indagata con una accurata anamnesi familiare e ponendo delle domande mirate ad evidenziare le risposte del bambino ai rumori. Si controlla, se disponibile, il referto delle otoemissioni acustiche e si procede alla prescrizione delle vitamine e degli screening ecografici da effettuarsi dopo il secondo mese. La visita si conclude compilando, con tutti i dati, il libretto pediatrico e dedicando gli ultimi minuti a rispondere a dubbi ed incertezze dei genitori sulla gestione del piccolo, non tralasciando di promuovere, se condotto dalla mamma,  l’allattamento al seno.