Bambini e sport: un binomio da consolidare

04.09.2012 17:38

 

L’ì, 03-09-2012

 

 

Solo un bambino su dieci fa attività fisica in modalità e quantità adeguate, mentre quattro su dieci dedica a tv e videogiochi più di tre ore al giorno. Lo dicono i dati Istat e dell'Osservatorio Okkio alla Salute del Ministero della Salute. Non va meglio tra i ragazzini di età compresa tra gli 11 e i 14 anni. Secondo una recente indagine condotta dalla Società italiana di pediatria in collaborazione con la Federazione medico sportiva italiana, infatti, il 37% non pratica sport o lo fa per meno di due ora alla settimana e oltre il 60% dei ragazzini trascorre seduto 10-11 ore al giorno. E dire che l'elenco dei benefici del movimento durante l'adolescenza è lungo: migliora benessere psicologico e qualità della vita dei ragazzini, ma può migliorare anche la qualità del sonno, le prestazioni scolastiche e ridurre l'aggressività.

«Oggi l'emergenza sedentarietà nei bambini è tale per cui più di tutto conta farli muovere, non importa come» osserva Armando Calzolari, presidente della commissione medicina dello sport della Società italiana di Pediatria. L'età delle elementari è in genere quella della scelta da parte dei genitori di un'attività sportiva. «Il primo fattore da considerare nella scelta è la comodità», continua Calzolari, « inutile puntare al basket se il campo è a chilometri di distanza, meglio un'altra disciplina cui si possa accedere facilmente, quindi con costanza e regolarità. Inoltre bisogna ascoltare il bambino e assecondare una sua eventuale passione». Non ha più senso invece, secondo i pediatri, chiedersi se sia meglio uno sport individuale o di squadra. Dipende dal carattere del bambino, che va incoraggiato a trovare l'attività più adatta alla sua indole e alle sue caratteristiche fisiche.

 

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